L’attore Sebastiano Somma incontra gli studenti del De Sanctis – Lezioni sulla Dike

Lezioni sulla Dike

Da venerdì 4 a sabato 5 maggio l’Istituto irpino accoglie la manifestazione nazionale “I Classici Contro”, promossa dai professori Alberto Camerotto e Filippo Maria Pontani del Dipartimento di Lettere dell’Università ‘Ca Foscari di Venezia e realizzata in collaborazione con il prof. Angelo Meriani, referente del Dipsum dell’Università di Salerno.

La fase introduttiva dei lavori prevede l’accoglienza degli ospiti e il dibattito sulle nuove prospettive sugli studi classici stimolato dal prof. Michele Napolitano, dell’Università di Cassino, che per l’occasione presenterà il suo ultimo lavoro. La giornata di sabato presenta un ricco programmi di interventi scientifici a cura di grandi studiosi, provenienti da diversi atenei nazionali, che illustreranno studi e progetti di ricerca sulla Dike, valore immanente dall’antichità al tempo odierno. Il valore della giustizia sarà colto a partire dai frammenti della lirica arcaica di Simonide fino agli alti e universali versi del tragediografo attico Eschilo a cura del prof. Livio Sbardella dell’Università dell’Aquila.

Quindi il prof. Luca De Santis della Facoltà Teologica Pugliese condurrà tutti i partecipanti alla conoscenza del mutevole senso della giustizia dall’età classica a quella cristiana nell’analisi di letture tratte dal Nuovo Testamento.

Una grande novità d’impostazione è quella espressa dall’incontro che chiuderà la mattinata, i giovani studenti del De Sanctis incontreranno l’attore Sebastiano Somma, interprete per la fiction RAI del 2001 “Senza confini” del commissario di origini irpine Giovanni Palatucci, che finì i suoi giorni nel Campo di concentramento di Dachau. Con Somma gli studenti proveranno a ricostruire il vero senso della giustizia, la dimensione etica e quella civile, la misura individuale e quella comunitaria. Il più alto obiettivo della formazione dei giovani è fornire loro gli strumenti per elaborare un pensiero critico ed il percorso con cui questi nostri studenti sono stati condotti sin qui ha voluto esercitarli proprio a tale scelta, essere Antigone o Socrate. Attraverso un progetto extracurricolare un gruppo di studenti del triennio classico ha potuto approfondire passi letterari e figure esemplari della Dike, partendo dal Critone di Platone sono giunti ad esaminare la figura di Giovanni Palatucci, esplorando tutte le tesi a disposizione, da quelle religiose a quelle laiche.

Presso l’Abbazia del Goleto gli studenti diventeranno voce, coro, occhi e labbra per interpretare un breve monologo autoprodotto e dialogare con la voce del cinema italiano e provare a comprendere il messaggio che giunge da un secolo non tanto lontano, eppure troppo spesso distante dalle forze che muovono la vita odierna.

I lavori del pomeriggio prevedono altri due interventi di notevole rilevanza. Con il timbro caratteristico della sua comunicazione, ironica e sapiente al contempo, il prof. Mario Lentano, dell’Università di Siena, proverà a ricostruire il senso della giustizia genetica nei Greci. A preludio dello spettacolo teatrale, che concluderà la manifestazione, il prof. Angelo Meriani introdurrà tutti all’eterno dramma della figlia di Laio, Antigone eroina e vittima, giustiziera e giustiziata, figlia e sorella insomma emblema insostituibile dell’inscindibile dualità del pensiero greco.

Concluderanno gli studenti del Laboratorio del Dramma antico dell’I.I.S.S. “F. De Sanctis” che metteranno in scena la loro interpretazione di Antigone.